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Judith Kyle.
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-Ed ecco a voi, signori miei, il Cuore della Saggezza*.- proferì Arsenio Lupin III, mostrando ai suoi amici sullo schermo di un televisore una pietra delle dimensioni di un neonato, totalmente trasparente. Al suo interno vi si poteva notare chiaramente una sfera bluastra dai contorni rosati.
-Leggenda vuole che in questa pietra Buddha vi abbia fatto risedere l’essenza del suo spirito più profondo, quello proveniente dal cuore. Potremmo quasi paragonarla ad una reliquia cristiana.-
-E scommetto che tu, Lupin, voglia metterci le mani sopra.- disse Daisuke Jigen, con un piccolo sorriso, alzando con un pollice la visiera del suo inseparabile cappello nero.
-Perspicace, fratellone*!- esclamò Lupin, spengendo il televisore. –Pare che chi riesca a rompere il sigillo di quella pietra e a prendere il Cuore della Saggezza possa vivere in eterno.-
-Oh.- gemette Fujico, portandosi entrambe le mani al volto. –L’immortale Fujico Mine! Come suona bene!-
Inarcando entrambe le sopracciglia, Lupin si voltò verso la donna, sorpreso. –E chi ti dice che sarai tu ad usufruire del Cuore?-
-Ma come, Lupin.- pigolò la donna, avvicinandosi sensualmente al ladro. –Non vorresti che io viva per sempre, mio piccolo delinquentello?- sussurrò, sfiorando con le sue labbra l’orecchio destro di Lupin, il quale al solo quel contatto sentì una scarica elettrica partirgli dalla testa e fermarsi ai piedi.
Immediatamente un rossore e un sorriso da ebete si impadronirono del volto di Arsenio e l’uomo tentò di afferrare Fujico, per poterla stringere a sé.
-Mia bella Fujico, ma certo che lo vorrei!- trillò Lupin, non accorgendosi che la sua “amata” si era scostata da lui, finendo rovinosamente a terra.
-Bene.- disse allora Fujico, scostandosi i capelli castani da una spalla. –Allora mi aspetto che tu parta immediatamente per… dove hai detto che si trova il Cuore, Lupin?-
-Non l’ho detto, infatti, cherie.- mormorò l’altro, mettendosi a sedere sul pavimento, imbronciato. Quella dannata di Fujico. –Il Cuore della Saggezza non ha una dimora fissa, i buddisti lo fanno girare di tempio in tempio e la settimana prossima verrà ospitato per un mese intero al Wat Pho* di Bangkok.-
-A quanto pare allora abbiamo una missione.- disse conciso Jigen, portandosi alle labbra la solita sigaretta spiegazzata, per poi accenderla con un fiammifero. –Goemon, sei dei nostri?- domandò, rivolgendosi al samurai che silenzioso era inginocchiato in un angolo della stanza.
-Non crederete sul serio che quell’affare possa donare la vita eterna, spero.- asserì seriamente Goemon, chiudendo gli occhi e mantenendo un’espressione impassibile.
-E perché no?-
-Sono solo favole… ma verrò ugualmente con voi.-
-Bene, allora è deciso, partiremo alla volta di Bangkok… e speriamo che Zazà non ci metta i bastoni fra le ruote anche questa volta!- proferì Lupen, scoppiando poi a ridere e pregustando già, fra le sue mani, il Cuore della Saggezza.* * *
Un’ombra femminile si stagliò lungo un muro di mattoni color argilla. La donna era riuscita ad ascoltare tutta la conversazione senza rischiare di venir scoperta e un sorriso soddisfatto le si dipinse sulle labbra.
Lupin aveva abboccato, ora non le restava altro che completare l’opera.
My space.
Hola, amigos! Dunque, è la mia prima fan fiction su Lupin III, quindi vi prego di essere clementi e se c’è qualcosa che non vi torna fatemelo presente… sempre educatamente però
Prima di lasciarvi devo chiarire un paio di cose: il Cuore della Saggezza è frutto della mia fantasia, non esiste. Per quanto riguarda il fatto che Lupin abbia chiamato Jigen fratellone… beh, è riconducibile allo special “Alzatraz Connection”, dove Arsenio si rivolge al suo amico proprio con questo appellativo affettuoso. Mi è piaciuto e ho deciso di inserirlo Infine il tempio di Wat Pho esiste realmente a Bangkok XD
Buona lettura, bye bye
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